lunedì 9 maggio 2016

intervento in Consiglio Comunale in merito a: "Rendiconto Consuntivo 2015"


 
RELAZIONE TECNICA
Il Rendiconto di Gestione 2015: Conto Economico, Stato Patrimoniale e Nota Integrativa è pressoché uguale al modello utilizzato durante gli anni precedenti ai sensi del D.P.R. 194/1996 tranne un elemento di raccordo tra esercizio precedente 2015 e seguente 2016 rappresentato dal fondo pluriennale vincolato per spese correnti e spese in conto capitale.
La gestione finanziaria di un’azienda pubblica considera la gestione dei soldi e del denaro all’interno dell’impresa stessa, senza il quale l’azienda non potrebbe operare.
Quest’anno vi sono state riscossioni per 39.395.142,37 Euro e pagamenti per 44.582.298,87 Euro la cui differenza, sommata alla differenza fra riscossioni e pagamenti residui, danno un fondo di cassa al 31.12.2015 di Euro 17.662.258,57 Euro. Per l’impresa pubblica è molto importante disporre di denaro poiché permette di acquisire beni per erogare servizi e attività e dunque rispondere alle esigenze del cittadino “just in time”.
Al fondo di cassa occorre aggiungere poi la gestione dei residui.
Il principio di competenza finanziaria ben esplica che durante un esercizio alcune entrate accertate possono non esser state ancora riscosse e alcune spese impegnate non ancora pagate.
I residui attivi si identificano in entrate accertate, ma non ancora riscosse e anche in entrate riscosse ma non ancora versate.  I residui attivi vengono mantenuti in bilancio fino a quando non vengono ritenuti di dubbia o difficile esazione.
I residui passivi si identificano in spese già impegnate e non ancora ordinate e anche in spese ordinate, ma non ancora pagate, pertanto sono assimilabili a debiti che l’Ente Pubblico Comunale ha nei confronti dei terzi.
I residui vengono accertati nel momento della chiusura dell’anno finanziario e vengono iscritte nel conto consuntivo.
Aggiungendo al fondo di cassa al 31/12/2015 la differenza tra residui attivi e passivi si ottiene un avanzo di 29.060.544,07 Euro.
Da questo dato occorre però togliere l’importo del fondo pluriennale vincolato che è quella grandezza finanziaria che consente di rappresentare quelle spese formalmente impegnate da un punto di vista giuridico nel corso del 2015, ma che scadranno nel 2016.
Queste partite che sono impegnate in un anno, ma vanno in scadenza l’anno successivo alimentano e sono rappresentati proprio da questa grandezza chiamata fondo pluriennale vincolato, che si suddivide in spesa corrente e spesa in conto capitale a seconda della tipologia di spesa che rappresentano.
Tolto dall’avanzo di amministrazione il totale del fondo pluriennale vincolato (rappresentato per il 90% circa da spese in conto capitale) abbiamo il risultato di amministrazione al 31/12/2015 che ammonta a 16.848.856,87 Euro.
Dal risultato di amministrazione occorre decurtare una parte accantonata, una parte vincolata ed una parte destinata agli investimenti.
PARTE ACCANTONATA
Dal risultato di amministrazione, entrato in vigore il nuovo ordinamento contabile, siamo tenuti ad accantonare obbligatoriamente una quota che è quella inserita nel fondo svalutazione crediti al 31/12/2015 per Euro 1.711.530,29 ed altri accantonamenti per Euro 13.200,00 che sono:
·         i fondi accantonati per l'indennità di fine mandato
·         la somma accantonata per far fronte ad eventuali e possibili perdite risultanti dal bilancio d'esercizio delle aziende speciali, istituzioni e società partecipate ai sensi dell'art. 7 comma 551 della legge 147/2013. Nel nostro caso la probabilità è bassa, ma in questa partita sono stati imputati comunque circa 6.200 Euro per far fronte al rischio. L'importo è stato calcolato in relazione alle perdite del bilancio d'esercizio 2014 applicando la gradualità.
PARTE VINCOLATA
Sempre dal risultato di amministrazione dobbiamo togliere ulteriormente la parte vincolata che si suddivide in:
·         Vincoli derivanti da trasferimenti
·         Vincoli formalmente attribuiti dall’Ente
·         Altri vincoli da specificare
1.  Nei vincoli derivanti dai trasferimenti abbiamo inserito una partita da 12.000 Euro che fa riferimento ai contributi  che la Regione ci versa per il sistema bibliotecario.
2.  I vincoli formalmente attribuiti dall’Ente ammontano a 5.457.760,00 Euro. Questa partita comprende sostanzialmente quelle opere che sono state inserite nel piano delle opere pubbliche nell’anno 2015 ma che non hanno visto partire la gara, che l’amministrazione ha quindi già vincolato inserendo il costo nella programmazione pluriennale ed inserendoli a bilancio 2015. Sono, ad esempio, i lavori per il Palli, per il Castello , la riqualificazione del "Palafiere". 
3.  Gli altri vincoli da specificare sono i vincoli legati alle risorse legate all’amianto che ammontano ad Euro 6.842.454,33.
  
PARTE DESTINATA AGLI INVESTIMENTI
Sono le risorse confluite in avanzo (che sono date da maggiori incassi di oneri piuttosto che dalle vendite, dalle economie relative alle gare bandite) sugli investimenti e sulle opere pubbliche. L’Amministrazione può decidere come utilizzare questo 1.910.179.54 Euro con l’unico vincolo che deve essere impegnato in investimenti e quindi acquisti, lavori pubblici, manutenzione straordinaria, spese in conto capitale.
Dal risultato di amministrazione, tolta la quota accantonata, quella vincolata e quella destinata agli investimenti otteniamo la parte disponibile che l'amministrazione può decidere come utilizzare in propria autonomia. Può ad esempio finanziare spese correnti di natura non ricorrente o destinarli agli investimenti.
La gestione di competenza 2015, senza far riferimento ai residui, ha un saldo positivo di 932.697 Euro.
 
OTTICA POLITICA:
La buona amministrazione è quella dettata dal buonsenso che mira alla ricerca di soluzioni efficaci, efficienti ed economiche per i propri cittadini nell'ottica di fare investimenti lungimiranti e profittevoli.
Si vuole abbattere l'individualismo amministrativo che genera barriere verso la cooperazione funzionale non permettendo al territorio di crescere ed aumenta i costi della frammentazione che spesso chiude le realtà comunali in una morsa che va dalla crisi finanziaria alla "spending review".
Si deve necessariamente rilanciare la nascita della collaborazione, dell'unione e del confronto costruttivo. Su questi criteri imprescindibili, attraverso agli investimenti, si è creato a Casale un micro ambiente cittadino innovativo, sano, ecologico, che aiuta gli anziani ed investe sui giovani, valorizzando l'individuo, ma che risente comunque dell'elevata incidenza dei fattori negativi esogeni contro ai quali stiamo ancora combattendo.
Il dato politico significativo è che su un bilancio di circa 100 milioni di Euro, 52 milioni circa sono stati impegnati di cui 14.200.000 Euro per le spese di investimento: questo dato rappresenta mediamente il doppio di quello che veniva impegnato in un anno "tipo" durante le precedenti legislature. Questo risultato è stato possibile grazie ad una profonda accelerazione delle attività gestionali ed è un merito ascrivibile a questa Amministrazione.

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