RELAZIONE TECNICA
Il Rendiconto di
Gestione 2015: Conto Economico, Stato Patrimoniale e Nota Integrativa è
pressoché uguale al modello utilizzato durante gli anni precedenti ai sensi del
D.P.R. 194/1996 tranne un elemento di raccordo tra esercizio precedente 2015 e
seguente 2016 rappresentato dal fondo pluriennale vincolato per spese correnti
e spese in conto capitale.
La gestione
finanziaria di un’azienda pubblica considera la gestione dei soldi e del denaro
all’interno dell’impresa stessa, senza il quale l’azienda non potrebbe operare.
Quest’anno vi sono
state riscossioni per 39.395.142,37 Euro e pagamenti per 44.582.298,87 Euro la
cui differenza, sommata alla differenza fra riscossioni e pagamenti residui, danno
un fondo di cassa al 31.12.2015 di Euro 17.662.258,57 Euro. Per l’impresa
pubblica è molto importante disporre di denaro poiché permette di acquisire
beni per erogare servizi e attività e dunque rispondere alle esigenze del
cittadino “just in time”.
Al fondo di cassa
occorre aggiungere poi la gestione dei residui.
Il principio di
competenza finanziaria ben esplica che durante un esercizio alcune entrate
accertate possono non esser state ancora riscosse e alcune spese impegnate non
ancora pagate.
I residui attivi si
identificano in entrate accertate, ma non ancora riscosse e anche in entrate
riscosse ma non ancora versate. I
residui attivi vengono mantenuti in bilancio fino a quando non vengono ritenuti
di dubbia o difficile esazione.
I residui passivi si
identificano in spese già impegnate e non ancora ordinate e anche in spese
ordinate, ma non ancora pagate, pertanto sono assimilabili a debiti che l’Ente
Pubblico Comunale ha nei confronti dei terzi.
I residui vengono
accertati nel momento della chiusura dell’anno finanziario e vengono iscritte
nel conto consuntivo.
Aggiungendo al fondo
di cassa al 31/12/2015 la differenza tra residui attivi e passivi si ottiene un
avanzo di 29.060.544,07 Euro.
Da questo dato
occorre però togliere l’importo del fondo pluriennale vincolato che è quella
grandezza finanziaria che consente di rappresentare quelle spese formalmente
impegnate da un punto di vista giuridico nel corso del 2015, ma che scadranno
nel 2016.
Queste partite che
sono impegnate in un anno, ma vanno in scadenza l’anno successivo alimentano e
sono rappresentati proprio da questa grandezza chiamata fondo pluriennale
vincolato, che si suddivide in spesa corrente e spesa in conto capitale a
seconda della tipologia di spesa che rappresentano.
Tolto dall’avanzo di
amministrazione il totale del fondo pluriennale vincolato (rappresentato per il
90% circa da spese in conto capitale) abbiamo il risultato di amministrazione
al 31/12/2015 che ammonta a 16.848.856,87 Euro.
Dal risultato di
amministrazione occorre decurtare una parte accantonata, una parte vincolata ed
una parte destinata agli investimenti.
PARTE ACCANTONATA
Dal risultato di
amministrazione, entrato in vigore il nuovo ordinamento contabile, siamo tenuti
ad accantonare obbligatoriamente una quota che è quella inserita nel fondo
svalutazione crediti al 31/12/2015 per Euro 1.711.530,29 ed altri
accantonamenti per Euro 13.200,00 che sono:
·
i fondi
accantonati per l'indennità di fine mandato
·
la somma
accantonata per far fronte ad eventuali e possibili perdite risultanti dal
bilancio d'esercizio delle aziende speciali, istituzioni e società partecipate
ai sensi dell'art. 7 comma 551 della legge 147/2013. Nel nostro caso la
probabilità è bassa, ma in questa partita sono stati imputati comunque circa 6.200
Euro per far fronte al rischio. L'importo è stato calcolato in relazione alle
perdite del bilancio d'esercizio 2014 applicando la gradualità.
PARTE VINCOLATA
Sempre dal risultato
di amministrazione dobbiamo togliere ulteriormente la parte vincolata che si
suddivide in:
·
Vincoli
derivanti da trasferimenti
·
Vincoli
formalmente attribuiti dall’Ente
·
Altri
vincoli da specificare
1. Nei vincoli derivanti dai trasferimenti
abbiamo inserito una partita da 12.000 Euro che fa riferimento ai
contributi che la Regione ci versa per
il sistema bibliotecario.
2. I vincoli formalmente attribuiti dall’Ente
ammontano a 5.457.760,00 Euro. Questa partita comprende sostanzialmente quelle
opere che sono state inserite nel piano delle opere pubbliche nell’anno 2015 ma
che non hanno visto partire la gara, che l’amministrazione ha quindi già
vincolato inserendo il costo nella programmazione pluriennale ed inserendoli a
bilancio 2015. Sono, ad esempio, i lavori per il Palli, per il Castello , la
riqualificazione del "Palafiere".
3. Gli altri vincoli da specificare sono i vincoli
legati alle risorse legate all’amianto che ammontano ad Euro 6.842.454,33.
PARTE DESTINATA
AGLI INVESTIMENTI
Sono le risorse
confluite in avanzo (che sono date da maggiori incassi di oneri piuttosto che dalle
vendite, dalle economie relative alle gare bandite) sugli investimenti e sulle
opere pubbliche. L’Amministrazione può decidere come utilizzare questo
1.910.179.54 Euro con l’unico vincolo che deve essere impegnato in investimenti
e quindi acquisti, lavori pubblici, manutenzione straordinaria, spese in conto
capitale.
Dal risultato di
amministrazione, tolta la quota accantonata, quella vincolata e quella
destinata agli investimenti otteniamo la parte disponibile che
l'amministrazione può decidere come utilizzare in propria autonomia. Può ad
esempio finanziare spese correnti di natura non ricorrente o destinarli agli
investimenti.
La gestione di
competenza 2015, senza far riferimento ai residui, ha un saldo positivo di
932.697 Euro.
OTTICA POLITICA:
La buona
amministrazione è quella dettata dal buonsenso che mira alla ricerca di
soluzioni efficaci, efficienti ed economiche per i propri cittadini nell'ottica
di fare investimenti lungimiranti e profittevoli.
Si vuole abbattere
l'individualismo amministrativo che genera barriere verso la cooperazione
funzionale non permettendo al territorio di crescere ed aumenta i costi della
frammentazione che spesso chiude le realtà comunali in una morsa che va dalla
crisi finanziaria alla "spending review".
Si deve
necessariamente rilanciare la nascita della collaborazione, dell'unione e del
confronto costruttivo. Su questi criteri imprescindibili, attraverso agli
investimenti, si è creato a Casale un micro ambiente cittadino innovativo,
sano, ecologico, che aiuta gli anziani ed investe sui giovani, valorizzando
l'individuo, ma che risente comunque dell'elevata incidenza dei fattori
negativi esogeni contro ai quali stiamo ancora combattendo.
Il dato politico
significativo è che su un bilancio di circa 100 milioni di Euro, 52 milioni
circa sono stati impegnati di cui 14.200.000 Euro per le spese di investimento:
questo dato rappresenta mediamente il doppio di quello che veniva impegnato in
un anno "tipo" durante le precedenti legislature. Questo risultato è
stato possibile grazie ad una profonda accelerazione delle attività gestionali
ed è un merito ascrivibile a questa Amministrazione.