venerdì 5 luglio 2019

RACCOLTA ALIMENTARE ANIMALI - CASALE MONFERRATO - SABATO 6 LUGLIO 2019 presso Eurospin

CONTRO CHI ABBANDONA.
CONTRO CHI MALTRATTA.
CONTRO CHI UCCIDE.

SALVIAMO, AMIAMO, TUTELIAMO!


Domani sabato 06/07/2019 farà un gran caldo, anche all'Eurospin di Casale Monferrato, dove terremo la raccolta. Ciò non ci fermerà. MAI! Siamo volontari che da sempre combattono contro i bastardi che disprezzano gli animali e li abbandonano. Aiutiamo le strutture locali preposte, raccogliendo cibo, a tutelare e ad ospitare i nostri piccoli pelosi.

E tu da che parte stai? Ci passerai a trovare?
Sei dalla nostra parte?

Il cibo raccolto verrà poi ridistribuito alle associazioni che hanno partecipato al progetto e che da anni svolgono attività territoriali per la tutela, il sostentamento e la salvaguardia degli animali.





venerdì 31 maggio 2019

Ciao amici,
questi sono i primi 100 giorni che ci ha promesso il nuovo Sindaco di Casale Monferrato.



1. Pulizia generale straordinaria delle strade, dei marciapiedi, delle piazze.
2. Manutenzione straordinaria arredo urbano, aree verdi e parchi giochi.
3. Più sicurezza. Presenza della polizia locale nelle aree critiche della città e fine delle zone franche.
4. Censimento del patrimonio disponibile pubblico e privato per insediamento nuove imprese e assunzioni manager commerciali per vendita aree.
5. Attivazione del quoziente famigliare per il sostegno delle famiglie con figli.
6. Istituzione di Consigli di Partecipazione in quartieri e frazioni.
7. Festa dello Sport in centro storico con le 80 associazioni sportive della città.
8. Nuova Festa del Vino con concerti, spettacoli e intrattenimento in varie aree della città.

Voi ci credete? Il mio cronometro è già partito!



martedì 21 giugno 2016

Delega alla Provincia di Alessandria per la gara di TPL sul Bacino Territoriale Provinciale - approvazione della convenzione

 
 
Approvata la convenzione che delega la Provincia di Alessandria ad esperire la gara per aggiudicazione dei servizi di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano.
 
La convenzione dovrà definire modalità e procedure per  l'individuazione del gestore unico dei servizi di TPL dell'intero bacino.
 
Si pongono come obiettivi la valorizzazione delle linee di rinforzo dei servizi carenti, il superamento delle sovrapposizioni attraverso l'integrazione e la razionalizzazione delle reti, l'inserimento dei servizi complementari ed aggiuntivi.
 
L'unione fa la forza.

Indirizzi per la partecipazione della Società A.M.C. S.p.A. alla gara per il trasporto pubblico locale sul bacino territoriale provinciale

 
 
Verrà formulato alla società AMC l'indirizzo di predisporre gli atti necessari per la sua partecipazione alla gara per l'affidamento del servizio trasporto pubblico locale.
 
Il bando di gara sarà predisposto dalla Provincia di Alessandria.
Si vuole ricercare: un'adeguata partnership per superare i sistemi di qualificazione previsti dal Bando con un raggruppamento temporaneo d'impresa, un accordo con i partner prescelti per collocare AMC in una posizione di minoranza ma influente.
 
Nel caso di assegnazione della gara l'RTI si trasforma in società attraverso lo scorporo del ramo d'azienda relativo ai servizi di trasporto pubblico locale e di scuolabus ed il suo conferimento nella nuova società.
 
Si vogliono evitare maggiori costi.
 
Verranno salvaguardati i posti di lavoro degli attuali dipendenti AMC.

venerdì 27 maggio 2016

Scandaloso dire sempre di no! Si, noi possiamo!

 
 
Ad oggi è evidente che ci sono quelli che dicono sempre di “NO” a tutto e poi ci sono quelli che con modestia, con i propri limiti e le difficoltà che si possono riscontrare in un percorso provano a dire di “SI”.

Quelli che continueranno a vivere nel mondo dei "NO" saranno prigionieri di quel modo di pensare, intanto noi proviamo a dar spazio ad una Casale che vuole fare bene, con le mille difficoltà che ne conseguono ogni giorno.

L'attenzione agli aspetti meramente tecnico-contabili di un bilancio non deve far dimenticare che per le aziende pubbliche l'equilibrio economico non è la finalità, ma un vincolo a cui è sottoposta, infatti, va sempre evidenziato il tema della programmazione degli obiettivi e della valutazione dei prodotti e dei servizi che eroga.

La buona amministrazione è dunque quella dettata dal buonsenso che mira alla ricerca di soluzioni efficaci, efficienti ed economiche per i propri cittadini nell'ottica di fare investimenti lungimiranti e profittevoli.

Per operare in tal senso occorre abbattere l'individualismo amministrativo che genera barriere verso la cooperazione funzionale non permettendo al territorio di crescere ed aumenta i costi della frammentazione che spesso chiude le realtà comunali in una morsa che va dalla crisi finanziaria alla "spending review" estendendosi fino ai vincoli dovuti dal patto di stabilità, che è quell'insieme di regole fiscali volte prevalentemente al controllo dell'indebitamento degli enti territoriali.

Si deve necessariamente rilanciare la nascita della collaborazione, dell'unione e del confronto costruttivo: è questa la sfida che lancio poiché penso che allo stato attuale dei lavori vi siano figure che stiano continuando a fare una polemica utile solamente a mantenere alto il livello dello scontro.

Sulla base di questi criteri imprescindibili, attraverso agli investimenti, si è creato a Casale un micro ambiente cittadino innovativo, sano, ecologico, che aiuta gli anziani ed investe sui giovani, valorizzando l'individuo, ma che risente comunque dell'elevata incidenza dei fattori negativi esogeni contro ai quali stiamo ancora combattendo e combatteremo assiduamente.

Il Comune ha comunque il compito di investire, utilizzare e riallocare le risorse massimizzando il grado di utilità dei beni e dei servizi che l’azienda pubblica eroga a beneficio dei propri cittadini per rispondere ai bisogni dell’intera collettività.

Quindi chi pensa che risparmiare, accantonare e avanzare denaro sia un bene, esce da questa logica poiché non si spenderebbe denaro a discapito magari di un servizio che si sarebbe potuto fornire e di cui ne avrebbero goduto i cittadini.

L'Amministrazione nel 2015 ha impiegato tutto ciò che era possibile investire alla luce del vincolo del patto di stabilità ed ha avuto il coraggio di impiegare più di quello che si era precedentemente speso assumendosi un rischio conseguente oneroso.

Questo risultato si è ottenuto anche grazie all’intenso lavoro della Giunta che è riuscita a liberare l’intera partita amianto dal vincolo del patto di stabilità nel 2015.
 
Ne è conseguita una maggior capacità di spesa sugli spazi finanziari dedicati alla bonifica ed all’ambiente.

lunedì 9 maggio 2016

intervento in Consiglio Comunale in merito a: "Rendiconto Consuntivo 2015"


 
RELAZIONE TECNICA
Il Rendiconto di Gestione 2015: Conto Economico, Stato Patrimoniale e Nota Integrativa è pressoché uguale al modello utilizzato durante gli anni precedenti ai sensi del D.P.R. 194/1996 tranne un elemento di raccordo tra esercizio precedente 2015 e seguente 2016 rappresentato dal fondo pluriennale vincolato per spese correnti e spese in conto capitale.
La gestione finanziaria di un’azienda pubblica considera la gestione dei soldi e del denaro all’interno dell’impresa stessa, senza il quale l’azienda non potrebbe operare.
Quest’anno vi sono state riscossioni per 39.395.142,37 Euro e pagamenti per 44.582.298,87 Euro la cui differenza, sommata alla differenza fra riscossioni e pagamenti residui, danno un fondo di cassa al 31.12.2015 di Euro 17.662.258,57 Euro. Per l’impresa pubblica è molto importante disporre di denaro poiché permette di acquisire beni per erogare servizi e attività e dunque rispondere alle esigenze del cittadino “just in time”.
Al fondo di cassa occorre aggiungere poi la gestione dei residui.
Il principio di competenza finanziaria ben esplica che durante un esercizio alcune entrate accertate possono non esser state ancora riscosse e alcune spese impegnate non ancora pagate.
I residui attivi si identificano in entrate accertate, ma non ancora riscosse e anche in entrate riscosse ma non ancora versate.  I residui attivi vengono mantenuti in bilancio fino a quando non vengono ritenuti di dubbia o difficile esazione.
I residui passivi si identificano in spese già impegnate e non ancora ordinate e anche in spese ordinate, ma non ancora pagate, pertanto sono assimilabili a debiti che l’Ente Pubblico Comunale ha nei confronti dei terzi.
I residui vengono accertati nel momento della chiusura dell’anno finanziario e vengono iscritte nel conto consuntivo.
Aggiungendo al fondo di cassa al 31/12/2015 la differenza tra residui attivi e passivi si ottiene un avanzo di 29.060.544,07 Euro.
Da questo dato occorre però togliere l’importo del fondo pluriennale vincolato che è quella grandezza finanziaria che consente di rappresentare quelle spese formalmente impegnate da un punto di vista giuridico nel corso del 2015, ma che scadranno nel 2016.
Queste partite che sono impegnate in un anno, ma vanno in scadenza l’anno successivo alimentano e sono rappresentati proprio da questa grandezza chiamata fondo pluriennale vincolato, che si suddivide in spesa corrente e spesa in conto capitale a seconda della tipologia di spesa che rappresentano.
Tolto dall’avanzo di amministrazione il totale del fondo pluriennale vincolato (rappresentato per il 90% circa da spese in conto capitale) abbiamo il risultato di amministrazione al 31/12/2015 che ammonta a 16.848.856,87 Euro.
Dal risultato di amministrazione occorre decurtare una parte accantonata, una parte vincolata ed una parte destinata agli investimenti.
PARTE ACCANTONATA
Dal risultato di amministrazione, entrato in vigore il nuovo ordinamento contabile, siamo tenuti ad accantonare obbligatoriamente una quota che è quella inserita nel fondo svalutazione crediti al 31/12/2015 per Euro 1.711.530,29 ed altri accantonamenti per Euro 13.200,00 che sono:
·         i fondi accantonati per l'indennità di fine mandato
·         la somma accantonata per far fronte ad eventuali e possibili perdite risultanti dal bilancio d'esercizio delle aziende speciali, istituzioni e società partecipate ai sensi dell'art. 7 comma 551 della legge 147/2013. Nel nostro caso la probabilità è bassa, ma in questa partita sono stati imputati comunque circa 6.200 Euro per far fronte al rischio. L'importo è stato calcolato in relazione alle perdite del bilancio d'esercizio 2014 applicando la gradualità.
PARTE VINCOLATA
Sempre dal risultato di amministrazione dobbiamo togliere ulteriormente la parte vincolata che si suddivide in:
·         Vincoli derivanti da trasferimenti
·         Vincoli formalmente attribuiti dall’Ente
·         Altri vincoli da specificare
1.  Nei vincoli derivanti dai trasferimenti abbiamo inserito una partita da 12.000 Euro che fa riferimento ai contributi  che la Regione ci versa per il sistema bibliotecario.
2.  I vincoli formalmente attribuiti dall’Ente ammontano a 5.457.760,00 Euro. Questa partita comprende sostanzialmente quelle opere che sono state inserite nel piano delle opere pubbliche nell’anno 2015 ma che non hanno visto partire la gara, che l’amministrazione ha quindi già vincolato inserendo il costo nella programmazione pluriennale ed inserendoli a bilancio 2015. Sono, ad esempio, i lavori per il Palli, per il Castello , la riqualificazione del "Palafiere". 
3.  Gli altri vincoli da specificare sono i vincoli legati alle risorse legate all’amianto che ammontano ad Euro 6.842.454,33.
  
PARTE DESTINATA AGLI INVESTIMENTI
Sono le risorse confluite in avanzo (che sono date da maggiori incassi di oneri piuttosto che dalle vendite, dalle economie relative alle gare bandite) sugli investimenti e sulle opere pubbliche. L’Amministrazione può decidere come utilizzare questo 1.910.179.54 Euro con l’unico vincolo che deve essere impegnato in investimenti e quindi acquisti, lavori pubblici, manutenzione straordinaria, spese in conto capitale.
Dal risultato di amministrazione, tolta la quota accantonata, quella vincolata e quella destinata agli investimenti otteniamo la parte disponibile che l'amministrazione può decidere come utilizzare in propria autonomia. Può ad esempio finanziare spese correnti di natura non ricorrente o destinarli agli investimenti.
La gestione di competenza 2015, senza far riferimento ai residui, ha un saldo positivo di 932.697 Euro.
 
OTTICA POLITICA:
La buona amministrazione è quella dettata dal buonsenso che mira alla ricerca di soluzioni efficaci, efficienti ed economiche per i propri cittadini nell'ottica di fare investimenti lungimiranti e profittevoli.
Si vuole abbattere l'individualismo amministrativo che genera barriere verso la cooperazione funzionale non permettendo al territorio di crescere ed aumenta i costi della frammentazione che spesso chiude le realtà comunali in una morsa che va dalla crisi finanziaria alla "spending review".
Si deve necessariamente rilanciare la nascita della collaborazione, dell'unione e del confronto costruttivo. Su questi criteri imprescindibili, attraverso agli investimenti, si è creato a Casale un micro ambiente cittadino innovativo, sano, ecologico, che aiuta gli anziani ed investe sui giovani, valorizzando l'individuo, ma che risente comunque dell'elevata incidenza dei fattori negativi esogeni contro ai quali stiamo ancora combattendo.
Il dato politico significativo è che su un bilancio di circa 100 milioni di Euro, 52 milioni circa sono stati impegnati di cui 14.200.000 Euro per le spese di investimento: questo dato rappresenta mediamente il doppio di quello che veniva impegnato in un anno "tipo" durante le precedenti legislature. Questo risultato è stato possibile grazie ad una profonda accelerazione delle attività gestionali ed è un merito ascrivibile a questa Amministrazione.

domenica 8 maggio 2016

Commemorazione in ricordo di Eusebio Giambone, Medaglia d'Oro al Valor Militare, Camagna Monferrato

Si è tenuta domenica 8 maggio 2016 a Camagna Monferrato l'abituale commemorazione in ricordo di Eusebio Giambone, partigiano ed operaio italiano, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.

Autorità ed alcune delegazioni si sono ritrovate nel paesino in Piazza Lenti per deporre corone di fiori alle lapidi dei partigiani.
Hanno successivamente formato un corteo per raggiungere la casa del Partigiano.

In via Martire Giambone si è tenuta l'orazione ufficiale.




Chi era Eusebio Giambone?

Figlio di un ferroviere che era stato trasferito a Torino, Eusebio, dopo aver frequentato una scuola tecnica, trovò il suo primo lavoro, come tornitore, in una piccola officina. Nel primo dopoguerra, membro della Gioventù socialista, ebbe modo di conoscere Antonio Gramsci e il gruppo di militanti organizzati intorno a L'Ordine Nuovo. Nel settembre del 1920, Giambone partecipa all'occupazione delle fabbriche. Assolto in un processo nel quale lo si accusava di aver fabbricato illegalmente armi automatiche, il giovane s'impegna, al sorgere del fascismo, nelle squadre di difesa operaia. Nel dicembre del 1922, dopo le violenze dei fascisti di Brandimarte a Torino, fu costretto a riparare in Francia. Vi restò tredici anni e per tutto quel tempo fu uno dei dirigenti, nella regione del Rodano, dell'Unione popolare italiana, che organizzava i nostri emigrati. Nel 1937 Giambone fu colpito dalla morte di uno dei suoi quattro fratelli, Vitale, caduto in Spagna, combattendo a Huesca contro i franchisti. Nell'inverno del 1940 l'emigrato italiano è arrestato a Lione, dove abitava con la famiglia, incarcerato e poi internato nel campo di Vernet. Quando, nel luglio del 1941, i francesi di Vichy consegnarono Giambone alla polizia italiana - dopo avergli fatto attraversare ammanettato mezza Francia - dovette scontare il confino a Castel Baronia (una piccola colonia di internamento in provincia di Avellino), sino a che Mussolini non cadde. Pur avendo la possibilità di attendere in Campania l'imminente arrivo degli Alleati, nell'agosto del 1943 Eusebio Giambone riesce, dopo un viaggio avventuroso, a raggiungere Torino, dove riprende subito l'attività politica e, dopo l'armistizio, cura l'organizzazione della Resistenza nelle fabbriche della città. Rappresentante del PCI nel primo Comitato militare del CLN regionale piemontese, Giambone diede un gran contributo alla creazione della rete organizzativa militare del capoluogo piemontese. Il 31 marzo del 1944, catturato dalla polizia fascista con altri membri del Comitato, il dirigente comunista, gravemente compromesso dai documenti che gli erano stati trovati addosso, seppe affrontare con grande coraggio gli interrogatori e il processo, rivendicando il diritto di battersi per la libertà. Prima di essere fucilato, con sette dei suoi compagni di lotta, da un plotone di militi della Guardia Nazionale Repubblicana al Poligono del Martinetto, Giambone scrisse alla moglie Luisa e alla figlia Gisella due lettere, che rimangono tra i documenti più elevati della Resistenza e che, nel 1952, sono state pubblicate nel volume Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana. Dopo la fucilazione di Eusebio Giambone, hanno preso il suo nome la XIX Brigata Garibaldi e un distaccamento della 181ª. Dopo la Liberazione, la città di Torino ha dedicato una strada all'eroico combattente antifascista.
È sepolto nel Cimitero monumentale di Torino.

sitografia: it.wikipedia.org

domenica 1 maggio 2016

Convocazione del Consiglio Comunale del 9 maggio 2016




Il Consiglio Comunale è convocato in seduta pubblica ordinaria di prima convocazione per il giorno 09/05/2016 alle ore 21 nella Sala Consigliare del Palazzo Comunale per la trattazione di:

  1. Approvazione Rendiconto di gestione esercizio 2015
  2. Adeguamento dei criteri di cui alla delibera consigliare n. 9 del 10/02/2003 per la presentazione di istanze ai sensi dell'art. 31 della Legge 448/1998 e s.m.i.

martedì 26 aprile 2016

intervento in Consiglio Comunale in merito a "Bilancio di previsione per esercizio pluriennale 2016-2018"‏




Bilancio

Questo bilancio è totalmente differente dai precedenti perché segue la nuova legge di stabilità 2016 ed in pratica va a considerare quella variazione che c'è stata negli anni da competenza mista a competenza totale.

Le modifiche più importanti recepite sono:

  • l'abolizione della TASI sull’abitazione principale se non di lusso,
  • il regime fiscale sugli imbullonati che non devono essere considerati per il calcolo della superficie per il pagamento dell'IMU,
  • non viene data la possibilità di aumentare i tributi locali fatta eccezione della TARI,
  • non c'è più il nuovo patto di stabilità, ma si mantengono le tabelle dell'anno scorso a cui viene aggiunto il salto di competenza assieme a quello di cassa,
  • questi elementi uniti alla rigidità  del bilancio comunale, dovute al fatto che vengono mantenuti i servizi per il cittadino, hanno rapporto di copertura al di sotto della media nazionale.
  • Il grosso cambiamento è che abbiamo liberato un po’ di spesa corrente riducendo i mutui: dalle tabelle sottoposte si evince che nel giro di due o tre anni si risparmieranno circa 300.000 Euro.
  • Durante la redazione del bilancio è stato applicato il principio di prudenza: abbiamo inserito solamente le opere che abbiamo la certezza di poter coprire con le conversioni patrimoniali ed gli oneri di urbanizzazione e non quelle con l’avanzo, poiché la nuova legge si stabilità impedisce si faccia disavanzo. Il Comune virtuoso, va ricordato, è quello che è in grado di rinvestire il proprio denaro per migliorare i servizi attraverso un’ottima programmazione di spesa, e non quello che fa utili o accresce il fondo di riserva e che dunque non spende.
  • Il nuovo bilancio vuole dare una macro linea programmatica di quelle che saranno le opere che verranno realizzate nell’arco dei prossimi tre anni, esplicando progetto e copertura tramite un’allocazione delle risorse efficiente. Per tutto il resto, il  bilancio nuovo sarà strutturato in modo tale da rispondere celermente alle nuove necessità entrando nella logica definita “just in time”. A fronte di nuove esigenze del cittadino, della collettività, ci si adopererà per rispondere in modo celere e puntuale alle problematiche che sopraggiungeranno andando a fare variazioni ad hoc per dare copertura finanziaria a quanto sarà necessario porre in essere per risolvere i problemi.  
  • 7,6 milioni c/a per le bonifiche in danno, dei canali di scarico, dal polverino, della zona Ronzone e del recupero del primo lotto della discarica,
  • 16 milioni sono i contributi che verranno destinati ai privati

In Italia, secondo il patto di stabilità, la copertura si considera compatibile con un servizio quando raggiunge almeno il 36% della copertura nel caso di Comuni in dissesto economico-finanziario. 

Non è il nostro caso quindi possiamo decidere di investire in modo oculato per mantenere i servizi al cittadino.

Si è scelto politicamente di mantenere i servizi al cittadino, di rafforzarli, di accrescerli, e di ampliarli alla collettività tutta.

Voglio rendere noto che negli ultimi anni non abbiamo adottato politiche di entrata extra-tributarie cagionando una grande rigidità nel bilancio comunale che persiste da anni e risale a legislature precedenti. 

Rigidità sbloccata grazie alla scelta del nostro Comune che durante l'ultimo anno di governo ha estinto una buona parte di mutui aumentando conseguentemente la flessibilità di bilancio, una volta pagate le spese fisse e data l'opportuna copertura finanziaria ai servizi che si vogliono mantenere.

Novità e punti di forza del bilancio

Si rende dunque necessario avere una programmazione, in modo tale che si abbia sempre un’assegnazione delle risorse di cofinanziamento per evitare che non vengano spesi fondi da destinarsi e che quindi andrebbero poi riconsegnati, per tutto il resto si agirà ottimizzando tempi di reazione, metodologia di sviluppo e si darà copertura finanziaria economica, efficace ed efficiente.

Referendum

Con la delibera approvata il 18 gennaio abbiamo deliberato positivamente la proposta per verificare puntualmente il progetto di fusione sotto il profilo amministrativo, economico, finanziario, nella sua fase istruttoria; contestualmente occorre poi fare una stima delle spese per lo svolgimento del referendum.
Quando si è fatta la delibera non si era a conoscenza né di quali sarebbero state le risorse a disposizione né quali sarebbero state le ricadute della legge di stabilità.
Non possiamo bloccare dei fondi fino a quando il consiglio non permetterà di sapere se si farà il referendum e quando, eventualmente, si farà.

Criticità

Il bilancio di quest’anno è strutturato in macro-aggregati ed il Consiglio Comunale delibera di allocare le risorse per ottemperare alle proposte/iniziative della Giunta. Occorre e bisogna vigilare affinché i fondi vengano sempre erogati in base al programma definito e noi consiglieri vigileremo.

Ecologia

Per quanto riguarda l’ecologia si mira al miglioramento ed al recupero delle aree verdi e di quelle ludiche, all'aumento delle piste ciclabili.
In tema amianto vi sono ora 23 milioni di Euro circa in conto capitale da suddivisi in progetti:
Compito della politica è migliorare il futuro della gente e noi dobbiamo e vogliamo garantirlo.

domenica 7 febbraio 2016

Casale Monferrato (AL) - Cani e gatti vittime di incidenti stradali? Ecco cosa fare

 
 
 
Proseguono i lavori del Tavolo tecnico per la tutela degli animali da affezione: al centro degli incontri che si sono susseguiti negli ultimi mesi, molti i temi e le problematicità affrontati.
 
Composto dal consigliere comunale Luca Servato, dall’assessore alla Tutela Animali, Ornella Caprioglio, dai responsabili dei servizi veterinari dell’Asl, dai tecnici di Cosmo che si occupano del canile comunale e dai rappresentanti delle associazioni animali, il tavolo ha affrontato nelle ultime settimane un tema forse non da tutti conosciuto.
Per questo motivo, proprio su sollecitazione dei componenti del Tavolo tecnico, ora nella sezione dedicata agli animali del sito internet del Comune (www.comune.casale-monferrato.al.it) sono spiegate le procedure da seguire in caso di recupero o soccorso di animali vittime di incidenti stradali.
Come si legge sul sito, infatti, secondo il Nuovo Codice della strada, gli utenti della strada hanno l'obbligo di soccorrere gli animali vittime di incidenti stradali. L'utente della strada che vede un cane o un gatto vittima di incidente stradale, infatti, deve chiamare direttamente le forze dell'Ordine (Carabinieri - Polizia - Polizia Locale), oppure l'ufficio Ambiente del Comune (in orario di apertura), che contatteranno il servizio di accalappiacani reperibile tutti i 7 giorni della settimana, 24 ore su 24.
L'animale così recuperato sarà trasferito in apposita Clinica convenzionata, che farà le opportune valutazioni e proposte di cura, da sottoporre al gestore del servizio di cattura (nel caso del Comune di Casale Monferrato è la società COSMO).
Nella pagina internet sono anche riportati alcuni consigli per il primo soccorso: evitare di avvicinarsi e toccare l'animale incidentato se non si possiede la necessaria preparazione. L'animale sarà con ogni probabilità traumatizzato, impaurito e dolorante, pertanto toccarlo potrebbe diventare pericoloso sia per il soccorritore che per l'animale stesso, inoltre si potrebbe rischiare di aggravarne le condizioni. Evitare di trasportare di propria iniziativa il cane o gatto incidentato presso una struttura medica veterinaria: senza avere informazioni circa le eventuali convenzioni stipulate dal Comune sul cui territorio si è verificato l'incidente stradale si corre il rischio di vedersi addebitare le spese conseguenti alle cure.

Riepilogo informazioni utili dal Sito Ufficiale del Comune di Casale M.to

mercoledì 3 febbraio 2016

Intervento sulla fusione per incorporazione del Comune di Camagna Monferrato al Comune di Casale Monferrato



La manifestazione di interessi che ci ha sollevato il Comune di Camagna Monferrato, mediante la proposta di procedere ad una fusione per incorporazione nel Comune di Casale Monferrato getta prospettive nuove per quel che riguarda la realizzazione di ambiti territoriali migliori, che più si adattano alle esigenze dei nostri tempi.

Se pensiamo che la geografia delle province era data ancora dal tempo che i Signori dovevano impiegare in un giorno di cavallo dalla loro dimora al Capoluogo, possiamo ben capire come le esigenze odierne di interconnessione e capillarità dei servizi a rete sia profondamente mutata.

Il territorio di Camagna Monferrato può proporci la soluzione della fusione mediante incorporazione poiché confinante con il territorio della frazione Roncaglia, da cui dista pochissimi chilometri.

Questa non scontata proposta, da parte di altri Comuni del territorio casalese, costituisce davvero il banco di prova che sta dietro al titolo della nostra città di voler essere la "Capitale del Monferrato".

Ad oggi, se volessimo ragionare con distacco e lungimiranza sulla politica territoriale del Centro-Zona casalese, oggi contraddistinto da 44 Comuni, con 35mila abitanti il più grande, dovrebbe essere un Comune con 43 municipalità e oltre 70mila abitanti: in tale assetto sarebbe il quarto comune del Piemonte, il che costituirebbe un contrappeso molto forte per evitare l'impoverimento di certi servizi, come l'ospedale o le stazioni ferroviarie.

Questa proposta, se bene impostata dal punto di vista dell'organizzazione dell'assetto dei Municipi - gli organismi che la legge statale permette di mantenere in luogo delle ex comunità locali - può costituire un modello: un punto di partenza di un riassetto territoriale del casalese, di cui Casale non può più fare a meno, per poter contare sulla scena economico-sociale della nuova Area Vasta Alessandria-Asti e del Piemonte.

Noi siamo qui convocati per accettare o respingere la proposta che ci è stata presentata spontaneamente dal Comune di Camagna Monferrato.

Le amministrazioni definiranno successivamente i dettagli dell'autonomia e delle funzioni del Municipio in appositi tavoli tecnici aventi come target questa "mission"; in prospettiva tali accordi saranno poi recepiti all'interno dello Statuto comunale di Casale.

Il modello di Municipio, come si è detto, è previsto dalla legge statale (ed ora sono a riportare, anche al fine di fare chiarezza a fronte delle molte imprecisioni che son state dette dai giornali nelle scorse settimane) il contenuto vero e proprio riguardante i contributi e gli altri vantaggi economico-finanziari.

Il TUEL prevede un contributo, da parte dello Stato, per i dieci anni successivi alla fusione e la Legge Delrio parifica tale contributo anche per le fusioni per incorporazione.

La legge regionale per il Piemonte (la n. 11/2012, recentemente adeguata alla Delrio) prevede una tantum iniziale pari a 50€ per abitante per i Comuni sotto ai 1000 abitanti e 10€ per abitante per i Comuni sopra i 10mila abitanti, commisurati al Censimento 2011, in quota variabile e 65mila euro, in quota fissa, per un importo superiore ai 430mila euro nel nostro caso. La legge regionale prevede inoltre un contributo quinquennale pari alla media dei trasferimenti regionali dei due Comuni degli ultimi tre anni, incrementata del 50%.

Al di là del trasferimento di parte statale o regionale, il Comune di Camagna Monferrato presenta una situazione economico-finanziaria che, tramite accesso atti degli uffici "Secondo quanto riportato nel consuntivo l'Ente non risulta trovarsi nella condizione di deficitarietà. Il Comune dichiara, inoltre di non aver provveduto al riconoscimento di debiti fuori bilancio".

E' evidente come questa analisi finanziaria sia uno dei molteplici aspetti da valutare nell'ambito della procedura di fusione. Oltre a porre attenzione alle valutazioni economico - finanziarie del caso, è necessario porre attenzione al fatto che, con l'incorporazione di Camagna, il Comune di Casale Monferrato verrebbe a ricomprendere una core zone del Sito Unesco, componente 6: "Il Monferrato degli Infernot". In tal modo il Comune di Casale non sarebbe più limitato ad essere una buffer zone (in zona San Germano e Roncaglia), bensì potrebbe organizzare il proprio calendario eventi prevedendo visite direttamente agli Infernot dei propri cittadini.

In ogni caso, dovendo esprimere una valutazione in favore o meno della proposta di procedere verso il percorso di incorporazione, questo processo, nella sua totalità, si può dire che crea valore aggiunto!

Un domani che le fusioni diventassero obbligatorie, ci ritroveremmo senza incentivo alcuno e dovremmo generare risparmi di spesa solo con l'efficientamento di spesa, scopo nobilissimo, sia chiaro, ma sicuramente molto lontano dai livelli di disponibilità previsti oggi.

I trasferimenti in entrata devono comunque essere utilizzati per i due territori di Casale e di Camagna, con le modalità che verranno individuate, per quel che concerne il Municipio, per gli organi di quest'ultimo. 

La parte di competenza casalese, sarà nella normale disponibilità di bilancio, dove le priorità saranno indicate da Giunta e maggioranza consiliare. 

Ritengo che la parte riguardante Casale vada investita in un generale miglioramento di servizi e investimenti riguardanti le frazioni, quali Popolo, Rolasco, Vialarda, Roncaglia, San Germano, Santa Maria del Tempio, Terranova.


martedì 2 febbraio 2016

Intervento in merito alla mozione sulla discarica Bazzani di Casale Monferrato


Come sappiamo bene tutti già dal 2010 era noto come quello fosse il momento di ragionare sulle possibili soluzioni onde scongiurare allarmismi a causa della saturazione completa della discarica. 
Ricordiamoci come la soluzione prospettata fosse quella di un tavolo tecnico per approfondire il tutto, in sede ovviamente consortile, non essendo da soli in questa partita: non risulta che tali iniziative abbiano portato a qualcosa di concreto. I proponenti hanno proposto di convocare commissioni ad hoc con parti sociali ed esperti, quando il Consiglio dispone di tutti gli strumenti di approfondimento necessari grazie agli uffici comunali e all'accesso alle informazioni delle partecipate.
Una struttura seria come quella di un comune di 35mila abitanti, che non può decidere da solo sul tema, essendo la politica sui rifiuti esercitata da un Consorzio con gli altri comuni del Monferrato casalese, ha tutto il diritto di chiedere al Consorzio Casalese Rifiuti (C.C.R.) e all'azienda che gestisce il servizio (COSMO), di fornire le valutazioni, come anche sulla tariffazione puntuale, di cui ricordo sempre che il C.C.R., nel suo ruolo di indirizzo, ha commissionato uno studio di fattibilità, visto che per deliberare occorre conoscere. 
E non stiamo parlando di cose banali o semplici da poter essere trattate con leggerezza, visto che si parla di uno dei servizi strategici nel settore delle utilities, dove maggiormente si possono apportare benefici a livello occupazionale, per i processi innovativi e di tutela ambientale in ossequio alle regole europee in materia. 
Va anche ricordato che andrebbe finalmente espresso quello che troppo spesso abbiamo sentito dire in modo incompleto da alcuni in questo consiglio: da diversi mesi viene data quasi per sottintesa una rosa di scelte, nella mozione definite come "altre soluzioni" differenti dall'ampliamento dell'attuale sito in zona Bazzani, di cui però manca un quadro completo, almeno nel testo della mozione.
Sì, perché a voler essere trasparenti con la cittadinanza, sarebbe bene dire come le strade alternative siano ben poche:
1) la costruzione di un'altra discarica, altrove;
2) la costruzione di un inceneritore;
3) la cessione dei rifiuti ad altre discariche/inceneritori, dietro corrispettivo economico non certo auspicabile.
Se invece la proposta malcelata, da parte di alcuni, è quella di puntare sull'incenerimento, beh, sarebbe ora che ne parlasse apertamente, visti i problemi di impiantistica e di impatto ambientale che ci sarebbero ancora di più in quel caso. E' notizia del dicembre 2015 che nella vicina Asti, l'assemblea dei Sindaci ha definitivamente respinto il progetto di un inceneritore, in quanto, riporto dai giornali "non sarebbe stato in sintonia con la vocazione territoriale Unesco e sarebbe costato centinaia di milioni di Euro". 
Chi crede che sia praticabile la prima soluzione, quella di una nuova discarica, dovrebbe prima sapere che il costo della stessa non è solo quello di "scavare un grosso buco nel terreno", ma la parte impiantistica ha costi e ricadute molto significativi, motivo per cui è meglio potenziare l'attuale struttura, evitando nuovi costi di impiantistica per i trattamenti.

Chi crede che si possano portare i rifiuti a casa d'altri, dovrebbe rivedere com'è nata la filosofia politica NIMBY - Not In My Back Yard...
Quel che serve a Casale, nel breve periodo, sarà il poter disporre di una discarica in grado di durare più della vita che rimane all'attuale sito Bazzani, in modo da poter mettere a frutto i principi europei di riuso, recupero e riciclo che, anche grazie alla tariffa puntuale, dovrà portare ad un sempre minor conferimento di rifiuti in discarica, allungandone la vita media.

domenica 24 gennaio 2016

Inviata segnalazione alla Società Cosmo - guasto isola seminterrata di Piazza Castello

Carissimi,
su segnalazione di molti ho inoltrato immediatamente tramite posta elettronica certificata (ha lo stesso valore legale della raccomandata) all'ufficio protocollo del Comune, all'attenzione del direttore generale della Cosmo, la segnalazione del guasto ai contenitori dell'isola semi-interrata di piazza Castello.

Nulla di grave: segnalazione routinaria, ma sono sempre al servizio della Città, anche per le piccole cose.







martedì 19 gennaio 2016

Spiegazione dell’intervento in merito a: "Esonero tassa di occupazione suolo pubblico".

Consiglio Comunale del 19 gennaio 2015
Spiegazione dell’intervento in merito a: "Esonero tassa di occupazione suolo pubblico".

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Durante il Consiglio Comunale del 19 gennaio 2015 i consiglieri Riboldi e Capra hanno chiesto a questa amministrazione di “assumere i provvedimenti necessari ad esonerare dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico nel periodo compreso tra 1° maggio ed il 31 luglio 2015, gli operatori che ne faranno richiesta, a fronte dell’impegno degli stessi alla realizzazione di iniziative di intrattenimento”
 Per maggiori dettagli si faccia riferimento al P. 0014121 del 20.05.2015 del Comune di Casale M.to
Sicuramente, da consigliere di maggioranza, penso che questa risulti essere una buona idea nell’interesse della Città, ma penso anche che dobbiamo sempre tener conto degli obblighi normativi da adempiere, quindi, così come specificato nell’intero testo, l’ordine del giorno non può trovare accoglimento. Ma chiediamoci bene il perché cercando di dare una risposta esauriente a tutti i cittadini.
Il nostro Comune è soggetto al regime di TOSAP e non COSAP, ergo si paga la tassa e non il canone. 
Il pagamento delle tasse è fortemente regolamentato dalla norma e non ha margini di discrezionalità. Aspettavamo i cambiamenti normativi per eliminare sia la TOSAP sia la COSAP ed introdurre l'imposta municipale secondaria, ma con il maxiemendamento del 20 novembre 2015 nel comma 13 si abroga l'imposta Municipale Secondaria - IMUS, di cui all’articolo 11 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23. 

L'articolo 11 del D.Lgs. n. 23 del 2011 prevede l'introduzione dell'Imposta municipale secondaria con deliberazione del consiglio comunale, per sostituire la tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP), il canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP), l'imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni, il canone per l'autorizzazione all'installazione dei mezzi pubblicitari. Con la risoluzione n. 1 del 12 gennaio 2015 il Dipartimento delle finanze del MEF ha chiarito che i comuni possono istituire l'IMU secondaria solo a seguito dell'emanazione del regolamento governativo previsto dall'articolo 11, comma 2, del D.Lgs. n. 23 del 2011. Tuttavia i tributi e i canoni locali, destinati ad essere sostituiti dall'IMU secondaria, restano dovuti e continuano pertanto ad applicarsi. La legge di stabilità 2014 (articolo 1, comma 714 della legge n. 147 del 2014) aveva posticipato dal 2014 al 2015 il termine per l'introduzione di detta forma di prelievo; successivamente, il decreto-legge n. 192 del 2014 (articolo 10, comma 11- bis) ha prorogato al 2016 l'operatività della disciplina dell'imposta municipale secondaria.
Il mio consiglio, la mia proposta è quella di impegnarci a costituire e poi rispettare un iter istruttorio “blindato” che consenta di rispettare sia la normativa vigente, ovviamente, sia le prerogative del privato che vorrebbe avere agevolazioni. E’ nostro dovere, ove possibile, agevolare gli esercenti delle attività commerciali ed economiche. A tal fine ho molto apprezzato che con l’emendamento finale si sia trovata una comunione di intenti da parte di tutti per il bene della nostra amata Città, rimandando nel caso in cui la normativa variata ne consenta l’esonero, la valutazione della convenienza dell’applicabilità alla Giunta Comunale.



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Omaggio a Jean Servato e Idro Grignolio